Pavimenti Industriali | FRC - Calcestruzzo Fibrorinforzato | FIBROCEV SRL
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Calcestruzzo fibrorinforzato per le pavimentazioni interne di un nuovo centro logistico a Muggiò

Soluzione in calcestruzzo fibrorinforzato con fibre d'acciaio Fibrocev per le pavimentazioni interne di un nuovo centro logistico a Muggiò (MB) per una azienda leader mondiale nei servizi di trasporto e logistica.

Soluzione in calcestruzzo fibrorinforzato per le pavimentazioni interne di un nuovo centro logistico a Muggiò (MB) per azienda leader mondiale nei servizi di trasporto e logistica. Grazie all’utilizzo di fibre in acciaio FIBRAG® STEEL, è stato possibile realizzare una pavimentazione ad alta resistenza, ottimizzando i tempi realizzativi dell’opera.

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L’articolo illustra i particolari di progetto e di realizzazione della pavimentazione interna del centro logistico eretto nel Comune di Muggiò (MB) che ospiterà un’azienda leader mondiale nei servizi di trasporto e logistica.

Lo studio della sezione della pavimentazione ha richiesto una particolare attenzione ingegneristica in quanto su di essa è stata prevista la costruzione di un piano ammezzato i cui pilastri più sollecitati scaricheranno sulla piastra un carico su un singolo appoggio superiore a 29 tonnellate.

Date le forti sollecitazioni gravanti sulla pavimentazione, la soluzione in calcestruzzo fibrorinforzato è stata identificata quindi come la migliore sia in termini realizzativi che prestazionali. Tale tecnologia, unitamente al posizionamento di una rete elettrosaldata su tutta l’area di intervento in intradosso, ha infatti permesso di garantire in tal modo un rinforzo tridimensionale nell’intera sezione del pavimento oltre che a dimezzare le tempistiche di realizzazione delle opere stesse.

Nell’articolo vengono specificati i parametri progettuali e le metodologie realizzative della pavimentazione.

Il progetto della pavimentazione in calcestruzzo fibrorinforzato con fibre in acciaio FIBRAG® STEEL

Analisi dei carichi gravanti sulla pavimentazione

Come anticipato, all’interno dell’edificio oggetto di intervento è prevista la realizzazione di un solaio ammezzato che poggia direttamente sul pavimento.

Per questo motivo, è stata valutata la realizzazione di una pavimentazione con spessori differenti: la porzione di piastra soggetta ai carichi di una logistica standard è stata infatti progettata con uno spessore di 20 cm, mentre in corrispondenza degli appoggi più caricati del solaio ammezzato l’altezza del pavimento viene aumentata a 30 cm, per una larghezza di 210 cm, in modo da formare delle vere e proprie travi continue.

Nel progetto della pavimentazione sono stati considerati i seguenti carichi:

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Il progetto del mix design del calcestruzzo

Per il progetto è stata posta particolare attenzione al mix design del calcestruzzo, per garantire la corretta integrità della pavimentazione sia durante le prime ore di maturazione del calcestruzzo che per preservarne la vita utile in relazione ai carichi agenti e al ritiro del calcestruzzo stesso.

Nello specifico, è stato utilizzato un calcestruzzo cosi definito:

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fibrocev_pavimento-in-cls-fibrorinforzato-per-la-logistica_muggio-05.jpgLe fibre FIBRAG® STEEL: F-DUE 60/65 MT

Per la realizzazione della pavimentazione fibrorinforzata sono state utilizzate le fibre strutturali FIBRAG® STEEL: F-DUE 60/65 MT, fibre metalliche fabbricate da nastro in acciaio a basso tenore di carbonio per il rinforzo del calcestruzzo e altri conglomerati cementizi.

FIBRAG® STEEL: F-DUE 60/65 MT è la fibra in grado di migliorare notevolmente le proprietà meccaniche dei conglomerati cementizi, in particolare: la durabilità, incrementando la resistenza ultima a trazione e a fatica e la duttilità del calcestruzzo.

 

Vantaggi con l’utilizzo delle fibre in acciaio FIBROCEV

FIBRAG® STEEL: F-DUE 60/65 MT

  • diminuzione dei tempi di posa del calcestruzzo
  • elevate resistenze residue del calcestruzzo
  • contrasto dei fenomeni di ritiro del calcestruzzo
  • maggior resistenza ai carichi dinamici e statici
  • maggior resistenza all’impatto e alla caduta dei materiali
  • maggior durabilità della pavimentazione
  • maggior resistenza agli sbalzi termici della pavimentazione
  • omogeneità delle prestazioni in tutta l’altezza della sezione

I getti per la realizzazione della pavimentazione

I getti per la realizzazione della pavimentazione sono stati eseguiti attraverso la stesa meccanizzata di circa 650 mc di calcestruzzo (con Laser Screed). I campi giornalieri di getto sono di 1.300 mq.

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Il modello di calcolo utilizzato per la pavimentazione in calcestruzzo fibrorinforzato

Il progetto della pavimentazione si basa sulla schematizzazione della piastra su un supporto continuo in cui il terreno di sottofondo viene modellato come un insieme di elementi elastici indipendenti (teoria di Winkler).

Vengono quindi eseguite dapprima analisi allo Stato Limite di Esercizio (SLE) verificando la deformabilità della piastra al gradiente termico e la fessurazione da ritiro.

Il progetto della piastra allo Stato Limite Ultimo (SLU), invece, si basa sulla teoria delle linee di rottura (Yield Line Theory), che richiede un'adeguata duttilità per assumere comportamenti plastici.

La verifica allo Stato Limite Ultimo della pavimentazione in calcestruzzo fibrorinforzato viene condotta confrontando il valore di progetto delle azioni sollecitanti con i corrispondenti valori resistenti ottenuti dalle resistenze residue del calcestruzzo fibrorinforzato.

Le analisi numeriche prevedono l’utilizzo di un legame costitutivo a trazione post-fessurazione determinato sulla base di prove sperimentali sul materiale, condotte in accordo con la normativa UNI EN 14651. Tale norma prevede lo svolgimento di prove sperimentali di flessione su tre punti di carico, condotte su elementi intagliati di dimensione 600x150x150 mm, mediante i quali è possibile determinare le due resistenze post-fessurazione: la prima, tipica per le condizioni di esercizio SLE, è la tensione residua (fR1) raggiunta in corrispondenza di un’apertura alla base dell’intaglio CMOD pari a 0.5 mm; la seconda, tipica per lo stato limite ultimo SLU, è la tensione residua (fR3) individuata in corrispondenza di un CMOD pari a 2.5 mm.

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