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Miglioramento sismico ed efficientamento energetico degli edifici: insieme conviene

Intervista al Prof. Roberto Scotta, docente di Tecnica delle Costruzioni

Intervista al Prof. Roberto Scotta, docente di Tecnica delle Costruzioni Università di Padova

In attesa che la Circolare Esplicativa delle NTC 2018 sia approvata, e con essa altri documenti utili ai fini del miglioramento sismico degli edifici esistenti, con INGENIO prosegue l'approfondimento sulle tecnologie di intervento. In questo caso abbiamo intervistato il PRof. Roberto Scotta, docente di Tecnica delle Costruzioni ed esperto in materia.


Andrea Dari

Caro Roberto, siamo in un momento di grande attesa. Nel mese di luglio sono state approvate la circolare esplicativa delle nuove norme tecniche, le NTC2018, e l’assenza temporanea di un Presidente nel Consiglio Superiore dei LLPP ne sta rallentando la diffusione. Nel frattempo con Ingenio stiamo cercando di proseguire nell’approfondimento delle tematiche collegate a quello che è il punto più importante di queste norme, il miglioramento sismico, e la mia intervista riguarda proprio questa nostra attività.

Uno dei temi più importanti tra quelli affrontati in questi mesi, anche con la nascita del rapporto di Casa Italia, di cui speriamo possa essere recuperata la parte migliore, è quello di poter intervenire sugli edifici con tecniche che consentano di non interrompere la loro funzionalità.

Sappiamo che è un tema di cui ti occupi, quindi la prima domanda è proprio questa: oggi, è possibile con tecniche esistenti di calcolo ed intervento realizzare questa tipologia di miglioramenti.

Ce ne stiamo occupando. Da qualche tempo, anche grazie ad un finanziamento anche della Regione Veneto, stiamo realizzando una ricerca in collaborazione con Ecosism proprio su questi temi. Venendo alla tua domanda, la risposta è sì. E' possibile e anche conveniente intervenire dall'esterno con strutture in accoppiamento a quelle esistenti capaci di migliorarne la resilienza sismica . E non solo sugli edifici di piccola dimensione. Su un edificio sufficientemente regolare è infatti possibile intervenire anche su edifici multipiano che costituiscono la gran parte del patrimonio edilizio italiano. Il vincolo è più collegato alla complessità architettonica dell’immobile e alla sua forma in pianta. Le soluzioni devono essere adattate alle diverse tipologie strutturali che si incontrano: ad esempio saranno diverse se applicate ad un edificio moderno, in cemento armato o laterizio con solai rigidi, oppure ad edifici tradizionali in muratura anche disgregata e solai flessibili.

Andrea Dari

Ma quali sono i vantaggi di operare dall’esterno ?

Roberto Scotta

La possibilità di intervenire dall’esterno rappresenta, come ben raccontato dal Rapporto Casa Italia, una soluzione che permette al cittadino di poter migliorare la sicurezza sismica della sua casa senza “uscire di casa”. Molto spesso è infatti questo il problema principale. E ovviamente non sto parlando solo del disagio sociale, sto parlando del problema della salvaguardia delle finiture, degli impianti … tutte operazioni che con interventi di natura diversa porterebbero a costi indiretti indiscutibilmente più alti. L’intervento dall’esterno quindi permette di ridurre il costo generale dell’intervento. Inoltre, se si scelgono soluzioni che oltre a prevedere un rinforzo strutturale consentono di migliorare anche la capacità di isolamento termico e acustico delle facciate opache, il cosiddetto “cappotto sismico”, i vantaggi allora sono molti di più. Innanzitutto l’utilizzare un intervento unico consente di ridurre i costi rispetto alla scelta di eseguire due interventi tecnici separati. Poi vi è la possibilità di cumulare i benefici del Sisma e dell'Eco Bonus. Infine il risparmio energetico che ci si ritroverà nelle bollette andrà a coprire, almeno in parte, anche l’investimento di miglioramento sismico. Considerata la vetustà del patrimonio immobiliare italiano e l'incertezza della perpetuazione futura dei finanziamenti ad oggi garantiti solo fino al Dicembre 2021, non utilizzare oggi i vantaggi di eco e sisma bonus per avere una casa più rispettosa dell'ambiente, salubre e sicura è davvero un’occasione perduta. Ricordiamoci che il retrofitting sismico non è utile solamente per garantire la sicurezza delle vite umane in caso di sisma di intensità eccezionale, ma anche per preservare il patrimonio economico delle famiglie per i sismi di minore intensità che possono avvenire con maggiore frequenza.

Andrea Dari

Ma non vi è il rischio che l’intervento dall’esterno alla fine sia solo un intervento “di facciata”, che nella sostanza non riesce a portare a un miglioramento soddisfacente ?

Roberto Scotta

cappotto-sismico-geniale-ecosism.jpgLa scelta delle soluzioni va adeguatamente ponderata da parte dei progettisti. E' di fondamentale importanza che il progettista valuti attentamente le soluzioni disponibili sul mercato, che devono essere state validate con prove svolte da soggetti qualificati e i cui risultati devono essere interpretati mediante rapporti tecnici di enti terzi esterni, qualificati ed indipendenti. Presso l’Università di Padova svolgiamo ricerche sperimenatali e numeriche/anlaitiche estremamente accurate, che non si limitano a verificare i comportamenti nelle condizioni ideali sperimentali, ma che valutano anche la “robustezza” della soluzione e la possibilità di estenderla ai casi reali. Anche le ricerche che abbiamo condotto sul "Cappotto Sismico" prodotto da Ecosism vanno in questa direzione.

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La mia convinzione è che, per qualsiasi prodotto innovativo, la preliminare ricerca sperimentale e teorica condotta da un consulente esterno qualificato e la successiva certificazione atta ad assicurare la qualifica e il controllo del produttore della tecnologia siano condizioni essenziali.

Andrea Dari

La progettazione di questi interventi richiede competenze speciali e software specifici ?

Roberto Scotta

Si tratta di attività che non hanno nulla di drasticamente diverso rispetto a una progettazione ordinaria. Occorrono ovviamente professionisti che abbiamo volontà di apprendere il corretto uso delle nuove tecnologie, alla luce delle loro esperienze pregresse, e che abbiano ben chiaro che prima di effettuare la progettazione dell’intervento è necessario conoscere bene la struttura esistente su cui si interviene, conoscenza che richiede anche l’esecuzione di prove e monitoraggi, in particolare quando mancano i progetti originali. Un software normalmente utilizzato per la progettazione di nuovi elementi strutturali può essere utilizzato  anche per progettare questi interventi di retrofitting sismico. Ovviamente è importante che il progettista inneschi una forte collaborazione con i tecnici dell’azienda che fornisce la tecnologia in modo da poterla applicare al meglio.

Andrea Dari

Spesso noi italiani siamo esterofili all’eccesso. Quale la nostra situazione rispetto ad altri paesi ?

Roberto Scotta

Sulla sismica e sulla conservazione degli edifici esistenti l’Italia esprime tra i migliori centri di ricerca e aziende a livello internazionale. Abbiamo organizzazioni trasversali che operano a livello scientifico che portano i ricercatori a un continuo confronto e quindi a una crescita virtuosa che pochi paesi possono vantare. Sul piano dell’industria e delle professioni vorrei citare anche ISI, l’Associazione dell’Ingegneria Sismica Italiana. In questi anni l’Associazione ha prodotto alcune pubblicazioni, eventi di approfondimento, momenti di riflessioni molto utili per il settore.

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