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Equo compenso, questo sconosciuto: un nuovo bando della GdF "promuove" il lavoro gratuito!

Punteggio più alto in caso di offerta economica a titolo gratuito: il bando della Guardia di Finanza fa discutere e i Periti Industriali insorgono

Altro giro altro bando sospetto: la Guardia di Finanza aggira l'equo compenso?

Ci risiamo. I tentativi di "raggiro" dell'equo compenso continuano: a denunciare il recente bando della Guardia di Finanza della Liguria - finalizzato ad acquisire una dichiarazione di rispondenza relativa agli impianti in uso presso i locali della Caserma San Giorgio della stessa amministrazione appaltante - sono i Periti Tecnici, che parlano di "ennesimo attacco che punta a svilire la prestazione professionale ledendo principi costituzionali. Un attacco che questa volta arriva direttamente da un organo dello Stato che dovrebbe essere il garante della legalità proprio nell’accertamento dei reati in materia contabile e fiscale".

Maggior punteggio per l'offerta gratuita: i dettagli del bando

Il bando in questione prevede, tra i criteri di aggiudicazione, punteggi enormemente diversificati a seconda dei titoli di studio – assegnando punteggio 1 a chi ha il diploma di scuola secondaria superiore, e tra 50 e 70 per il professionista laureato con lode - dimenticando, però, che la materia oggetto dell’appalto riguarda lo svolgimento di un’attività riservata ai professionisti iscritti ai relativi albi secondo le specifiche competenze tecniche richieste dalla legge. È incomprensibile, secondo il CNPI, attribuire una votazione rispetto a un titolo di studio.

Inoltre, c'è la questione della valutazione dell’offerta economica, per il CNPI "il passaggio più sconcertante: nel bando infatti si legge chiaramente che all’offerta economica potranno essere attributi un massimo di 30 punti, ma che 'in caso di offerta economica a titolo di gratuità verranno ad essa attribuiti 40 punti', in barba alla legge sull’equo compenso. In sostanza meno si chiede per la propria prestazione professionale e più punteggi si possono ottenere. Valuteremo se attivarci davanti alle autorità di competenza per segnalare attraverso la trasmissione degli atti alla Procura della repubblica l’illegittimità dei requisiti presenti nel bando e verificare se sono configurabili illeciti della pubblica amministrazione come abuso di ufficio. Parallelamente procederemo con una puntuale segnalazione del bando all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione".

IL BANDO INTEGRALE E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF