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Sport Bonus per la ristrutturazione degli impianti pubblici: ecco come funziona

Sport Bonus in Gazzetta Ufficiale: il beneficio è riconosciuto, nel limite del 3 per mille dei ricavi annui, in misura pari al 50% delle erogazioni liberali in denaro, fino a 40mila euro, effettuate nell’anno solare 2018

Si chiama Sport Bonus ed è un contributo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, riconosciuto sotto forma di credito di imposta, per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel 2018 per gli interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici (art.1, commi da 363 a 366, legge 205/2017). Le regole applicative sono state convogliate nel DPCM del 23 aprile 2018, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 7 giugno.

Beneficiari e requisiti

Lo Sport Bonus è riconosciuto a favore di tutte le imprese (esercitate in forma individuale e collettiva), nonché alle stabili organizzazioni in Italia di imprese non residenti.

Il beneficio è riconosciuto, nel limite del 3 per mille dei ricavi annui, in misura pari al 50% delle erogazioni liberali in denaro, fino a 40mila euro, effettuate nell’anno solare 2018 e finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di impianti sportivi pubblici, anche se in regime di concessione amministrativa.

Modalità effettuazione erogazioni

Per poter usufruire dello sport bonus il decreto stabilisce che le erogazioni liberali devono essere eseguite attraverso uno dei seguenti sistemi di pagamento:

  • bonifico bancario;
  • bollettino postale;
  • carte di debito, carte di credito e prepagate;
  • assegni bancari e circolari.

Come si ottiene il beneficio

E' riconosciuto, nel limite di spesa complessivo di 10 milioni di euro, in due trance di 120gg ciascuna, che si aprono rispettivamente il 1° aprile e il 20 agosto 2018.

Per usufruirne, bisogna presentare un'apposita richiesta all'ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri entro trenta giorni dall'apertura di ciascuna finestra. L'istanza deve essere redatta sul modulo disponibile sul sito dell'ufficio e inviata via pec, indicando l'importo dell’erogazione e il futuro beneficiario. In seguito, l'ufficio pubblica l’elenco degli ammessi in base al criterio temporale di ricevimento delle richieste.

Dopo la pubblicazione della graduatoria, le imprese possono erogare la somma al beneficiario indicato nell'istanza, che, a sua volta, ne dà comunicazione all'ufficio, indicando la data e l’ammontare della donazione. Eseguite le opportune verifiche, l'ufficio pubblica l’elenco dei soggetti a cui è riconosciuto il credito di imposta.

Utilizzo del credito

Si può usare solo in compensazione tramite F24: tre, le quote annue di pari importo in ciascuno degli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell'elenco dei soggetti a cui lo stesso è riconosciuto.

Il credito non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui è stato riconosciuto, nonché nella dichiarazione successive, fino a quando non si esaurisce il suo utilizzo.